Parallelamente alla mostra promossa dal Comune di Malcesine, le due sedi offrono una diversa prospettiva sul lavoro dei due autori che condividono la stessa appassionata battaglia per la difesa dell’ambiente. A Malcesine sono esposte opere a carattere monumentale, mentre a Verona sono presentati lavori di dimensioni più contenute: sette video sculture in vetro soffiato di Katja Loher e sette sculture di Dario Tironi, capaci di stringere un confronto visivo ancora più diretto e coinvolgente.

Nelle video sculture di Katja Loher, la difesa dell’ambiente assume le forme di un’ispirata magia. Partendo da verità scientifiche, l’artista crea opere d’arte che utilizzano un linguaggio estetico magnetico e suggestivo, capace di far immergere lo spettatore in un mondo di stupefacente bellezza. Per dar forma alle sue video sculture, un mix di vetro soffiato e monitor, Loher si ispira a fotografie e visioni al microscopio del plancton, alle quali sovrappone complesse coreografie. I corpi di uomini e donne, ripresi dall’alto, danno vita a una danza che simula il movimento di elementi microscopici, fluttuanti e vivi.

Dario Tironi, invece, è un artista che lavora sulla poetica dei rifiuti, “facendoci scoprire la bellezza del dismesso, dello scarto, dell’inutile”, scrive Marina Pizziolo.