Waldmeier considera fondamentale la relazione tra i suoi lavori e l’ambiente in cui si trovano. Dopo aver abbozzato i progetti virtualmente, li esegue sulla tela, decidendo passo dopo passo limitazioni di forme, colori ed ordine. Per questa esposizione, ha creato un percorso predefinito che permette alla sua pittura di interagire con le pareti stesse della galleria e di attrarre il visitatore in un viaggio che spazia da tele di grandi dimensioni a pareti dipinte, da sculture astratte a piccoli quadri divisi che producono una realtà propria dell’autore.

Waldmeier descrive la sua pittura come linguistica, cioè come mezzo espressivo. Per lui, la stessa è una specie di studio delle possibilità e dei loro limiti. La suddivisione tra due riquadri porta spesso ad un dialogo tra elementi contrapposti accomunati da un gesto pittorico veloce e deciso. Ciò si traduce in complesse configurazioni di immagini, forme, figure, frammenti di un racconto o di una tradizione pittorica che forniscono solo un’idea del complesso mondo dell’artista.

L’opera di Waldmeier è un’espressione totale della sua pittura, che si qualifica con la partecipazione dello spettatore; considera lo spazio parte integrante della sua visione, innalzando o annullando la parete tramite segni e pittura. Il visitatore entra fisicamente in un universo pittorico complessivo.