luca marignoni
IL CIELO MIRA
camera 34
12 MARZO - 19 MAGGIO, 2024
ABOUT KROMYA
KROMYA ART GALLERY viene fondata nel 2018 a Lugano da Tecla Riva, Giorgio Ferrarin e Adriano A. Sala come risultato di una passione e di competenze comuni di lunga data. Nel 2020 KROMYA ha ampliato la propria sede con un nuovo avamposto a Verona, in Italia
Luca Marignoni è in mostra in un nuovo progetto promosso da KROMYA Art Gallery. Seguendo la personale “Lo stesso cielo, ogni notte” presentata a Verona nel 2023, e la partecipazione ad Arte Fiera Bologna con uno stand monografico, la Galleria ora accoglie, presso la sua sede di Lugano, la prima personale svizzera dell’artista, dal titolo “Il cielo mira“, in corso dal 12 marzo al 19 maggio 2024.
Curata da Luca Massimo Barbero, l’esposizione è stata inaugurata il martedì 12 marzo alle ore 18.30, con la presentazione contestuale del catalogo, alla presenza dell’artista e del curatore.
L’allestimento offre un percorso composto da una selezione di circa venti opere scultoree in legno, cartongesso e alluminio, attraverso le quali Luca Marignoni trasmette la sua visione artistica. Tra i lavori, realizzati tra il 2016 e il 2024, sono inclusi diversi inediti, creati appositamente per l’evento di Lugano.
La ricerca di Marignoni, descritta da Luca Massimo Barbero come una “poetica del limite”, si focalizza su meditazione e contemplazione, esplorando il confine tra il visibile e l’invisibile per immaginare spazi in cui la mente si espande liberamente, oltre le barriere materiali. Questo processo di sottrazione scultorea rivela forme che sfuggono a definizioni e suggerimenti univoci, come spiega lo stesso artista: «Le forme si offrono come un campo aperto di potenziale significato. Come se, eliminando materia, si giungesse a una forma che invita all’essere riconosciuto, per poi arrestarsi, senza mai consolidarsi in un racconto univoco».
“Il cielo mira” si distingue rispetto alla precedente esposizione “Lo stesso cielo, ogni notte”, offrendo una riflessione sul rapporto con l’oggetto osservato. Il titolo trae ispirazione da un’iscrizione nel santuario di San Romedio, in Val di Non, riflettendo sulla relazione tra osservatore e oggetto, e sul tema dell’icona come luogo d’incontro tra umano e divino.
L’esposizione evidenzia tre principali cicli di opere: “Un punto fra due cieli”, “Icaro fa le funzioni” e “Variazioni”, che insieme invitano a una riflessione sulla percezione dell’altro, sui limiti della nostra percezione e sulla relazione tra il visibile e l’invisibile.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Grafiche Aurora nel 2024, che documenta l’intera produzione artistica di Marignoni, includendo le opere e le vedute delle esposizioni di Verona e Lugano.